Una buona conversazione trae le sue origini dalla stessa sorgente della sua controparte negativa che abbiamo visto in precedenza; la differenza è insita nel percorso che viene eseguito a partire da un comune stadio iniziale. Sarà proprio la direzione di questo percorso a far giungere entrambi gli interlocutori ad un risultato soddisfacente, che esiterà in conseguenze positive per entrambe le parti, di grande valore aggiunto, perfino inaspettato e superiore alle aspettative.
Il percorso di una buona conversazione è generalmente composto dalle seguenti:
- Fase di Accumulo: del tutto simile allo schema negativo, anche in questo caso i soggetti inizieranno a notare una serie di comportamenti indesiderati provenienti dalla controparte. L’accumularsi di questi comportamenti porterà entrambi a decretare l’esistenza di un pattern negativo nei loro confronti. Uno o entrambi i soggetti inizieranno mentalmente a considerare la possibilità che esista “un problema” con la controparte;
- Fase di Sintesi: qui si matura la parte maggiormente importante e differenziante; le due parti si interrogano sulle motivazioni del problema individuato prima ma, anziché adottare un’ottica meramente personale e spiegazioni autoreferenziali, cercano di comprendere anche la prospettiva dell’altro per interpretare azioni e stati d’animo diverse dalle proprie. Si focalizzano sulla comprensione del perché il comportamento dell’altro diventi per loro così influente, concentrandosi sugli obiettivi più importanti da ottenere in una futura fase di chiarimento. Vedremo tutti questi aspetti con maggiore enfasi e precisione nei post successivi;
- Conversazione: grazie al lavoro svolto durante la fase di sintesi, la conversazione diventa un incontro volto a condividere le reciproche percezioni sul problema, identificare gli obiettivi comuni e creare insieme una soluzione condivisa;
- Miglioramento: capitalizzando quanto ottenuto durante l’incontro, le due parti iniziano a lavorare insieme per raggiungere il cambiamento concordato e sono reciprocamente disponibili per collaborare a questo scopo comune. Le relazioni interpersonali ne risultano fortificate e lo stesso può dirsi per la fiducia reciproca.