Siamo nell’anno 2014 e una multinazionale sa che tra un anno esatto avrà un ritorno da un progetto pari a 10 Milioni di €.
IL CFO è chiamato a gestire in maniera ottimale la parte finanziaria, sapendo che nel 2016 dovrà pagare i dividendi agli azionisti. L’idea è di utilizzare la previsione dei mercati sui tassi futuri per trarre il massimo vantaggio dalla situazione.
Un’analisi dei mercati fatta oggi riporta i seguenti tassi di interesse:
5% per bond a 1 anno
7% per bond a 2 anni
A queste condizioni, il CFO decide di utilizzare lo schema seguente:
ANNO 2014
emissione di bond a 1 anno per 9.524M€
con i 9.524M€ così ottenuti, acquisto di bond a 2 anni di pari importo
ANNO 2015
entrano i 10M€ dall’investimento di cui sopra
con i 10M€ pago i bond a 1 anno che ho emesso nel 2014
ANNO 2016
maturano i bond a 2 anni ed ottengo 10.904M€
In altre parole, il CFO ha preso questa decisione utilizzando l’informazione sui tassi: 5% a 1 anno, 7% a due anni. In particolare, il fatto che a 2 anni il tasso sia il 7% fa assumere che il tasso a 1 anno nel 2015 sia qualcosa di simile al 9%. Questo valore è totalmente previsionale ed è desumibile dalle quotazioni mercato.Egli ha considerato il 9% come una probabile sovrastima di quello che sarà il reale tasso a 1 anno nel 2015 e decide di approfittare della situazione favorevole.
Qualsiasi valore del tasso di interesse a 1 anno nel 2015 inferiore al 9% sarà uno scenario favorevole all’operazione sopra descritta. Se ad esempio il tasso sarà del 7%, egli avrebbe ottenuto semplicemente 10,7M€ investendo a 1 anno nel 2015, contro i 10.904M€ investendo a 2 anni nel 2014.
Diversamente, qualsiasi valore di interesse a 1 anno nel 2015 superiore al 9% sarà uno scenario sfavorevole. Infatti ad un tasso del 12%, egli avrebbe ottenuto 11,2M€ investendo a 1 anno i 10M nel 2015.esempio tratto da Finance Theory I, MIT Sloan School of Management tenuto dal prof. Prof. Andrew Lo